26 luglio 2006

Presentare i piatti

Non so se vi ho mai parlato della scarsissima attitudine alla buona cucina che affligge la mia famiglia in linea femminile... niente mamma che di domenica mattina si alzava alle 8 per sfornellare e mettere in tavola pranzi multiportate e pasticcini meravigliosi; non parliamo poi di mia nonna, che non sapeva neanche preparare il caffé.
Sono cresciuta col disgusto del cibo, per farmi mangiare mi si doveva rincorrere per tutta la casa mentre gridavo come un'ossessa e sputavo ovunque le verdure (detestavo le verdure); ingurgitavo giusto quel tanto sufficiente a non morire di fame e non mi piaceva quasi niente... decisamente il cibo non rientrava nei miei interessi, per usare l'espressione di mia madre "campavo d'aria". Tanto più che lei ci ha cresciuti abituandoci a consumare il primo piatto per pranzo, ed il secondo per cena, quindi non si può proprio dire che la nostra giornata ruotasse intorno ai pasti... e dovendo lavorare, anche il tempo che a essi dedicava non era moltissimo.

Tutto questo per dirvi cosa? Beh, che decisamente il cibo per me è stata una riscoperta: cucinarlo (e mangiarlo) è abitudine acquisita da poco e da autodidatta... i risultati non sono sempre dei migliori. Sicuramente non sono portata per le presentazioni: proprio perchè a casa mia non c'è mai stata la tradizione né il culto del cucinare e del mangiare, né ospiti a cena né tempo per preparazioni elaborate, non ho mai acquisito spontaneamente la capacità di abbinare colori, sapori, erbe, spezie... e decorazioni.

Sto parlando di tutte quelle "diavolerie" (ciuffetti di erbe, rotolini di verdura, spruzzate di salsine, grani di droghe misteriose) che servono a rendere molto chic un piatto (probabilmente anche a dare sapore, ma sospetto sia più che altro un accorgimento scenografico!).
Ci vuole del talento per "comporre" una piccola opera d'arte quale può diventare un piatto ben curato, io non ce l'ho e probabilmente neanche mi servirà mai, però è interessante e divertente informarsi un po', così ho raccolto questi links (ne seguiranno altri, probabilmente).

Si tratta sostanzialmente di "sculture" e decorazioni realizzate con frutta e verdura, che servono a guarnire le pietanze. Molti sono i libri dedicati all'argomento, ma poichè mi irritava non poco l'idea di dover pagare fior di quattrini per imparare queste cose (ed è anche il motivo per cui ho un blog pubblico: mettere a disposizione degli altri le mie scarse conoscenze), mi sono intestardita nella ricerca, e finalmente ho trovato qualcosina nel grande oceano del Web.
Non è molto, purtroppo... se avete altro da aggiungere vi prego di segnalarlo nei commenti.

Per adesso, se volete, potete sbizzarrirvi creando cestini e fiori con i pomodori o roselline di carciofo, ma non mancano le decorazioni con i limoni o con le carote.

Per concludere in bellezza, come ciliegina sulla torta , le preziosissime istruzioni di coquinaria, vaste ed approfondite: non fatevele scappare.

6 commenti:

  1. Saranno gli anni di scuola alberghiera o il ricordo dei piatti splendidi e ottimi che preparavano mia madre e mia nonna ma a me ha sempre attirato l'arte culinaria (prepararla e mangiarla ;) ) come "apparecchiare" la tavola per le feste (ci tengo alla tovaglia rossa per le feste natalizie per esempio) o per occasioni particolari, come disporre bicchieri e posate, come guarnire un piatto, mi è sempre piaciuto farlo e ora, causa tempo e volontà, non sto più facendo, ma mi hai ricordato una mia passione che devo rispolverare al più presto, magari proprio per quando verrai a casa ;)

    Smuak

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  2. Miiii, pleiadi, capiti a fagiuooooolo!!

    Allora ti assumo come collaboratrice del blog, così mi dai qualche consiglio. ^_^

    Smack!

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  3. :D poi a casa ti faccio vedere sopratutto l'apparecchiatura della tavola ;)

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  4. Uhm... non si può iniziare da qualcosa di più divertente? :D

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  5. Miii che palle tutti sti formalismi!:-P

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