18 aprile 2008

Veggie Pride – Roma/Parigi 17 maggio 2008 – Newsletter numero 4

Veggie Pride – Roma/Parigi 17 maggio 2008 – Newsletter numero 4

1) Percorso del corteo.
2) Viaggio a Roma e pernottamento: aggiornamenti.
3) Info line.
4) Locandina Veggie Pride.
5) Palermo 15/4: presentazione Veggie Pride.
6) F.A.Q. dal sito www.veggiepride.it.

1) Percorso definitivo del corteo del 17 maggio a Roma.
Concentramento alle ore 14 davanti all'uscita “Colosseo” della Metro B.
Il corteo percorrerà via dei Fori Imperiali e terminerà in piazza Madonna
di Loreto.
Visita la sezione “Info pratiche”: http://www.veggiepride.it/home/info.html

2) Viaggio a Roma e pernottamento.
Nel sito del Veggie Pride sono stati inseriti nuovi contatti per
organizzare gruppi in partenza dalla Puglia, dall'Umbria e dal Nord-Est
(Veneto e Trentino), che si aggiungono ai gruppi in partenza da Abruzzo,
Campania, Sardegna, Sicilia, Pisa, Milano, Bologna.
Visita la pagina “Venire a Roma”:
http://www.veggiepride.it/home/info/venire.html
È stata inoltre aperta la sezione “Alloggiare a Roma”, con suggerimenti
per un pernottamento non troppo caro:
http://www.veggiepride.it/home/info/dormire.html

3) Info line.
Per richieste di informazioni urgenti e contatti con la stampa, è attivo
un numero di telefono cellulare: 327-3209085

4) Locandina Veggie Pride.
È disponibile la locandina a colori del Veggie Pride, con un disegno
esclusivo ispirato al quadro “Il Quarto Stato” di Pellizza da Volpedo.
Per scaricare la locandina e il volantino, da stampare e diffondere,
visita la sezione “Materiale”:
http://www.veggiepride.it/home/materiale.html.

5) 15 aprile a Palermo: serata di presentazione del Veggie Pride presso
ZetaLab.
Martedì 15 aprile a Palermo, presso il Laboratorio Sociale Occupato di via
Boito 7, si svolgerà una serata per il Veggie Pride. A partire dalle ore
21, musica, videoproiezioni, presentazione Veggie Pride:
http://www.inventati.org/zetalab/. Per info: zetalab –at- artistici.org
329/8862849.

6) F.A.Q. dal sito www.veggiepride.it.

Il messaggio portato dal Veggie Pride è aggressivo o intollerante?

Dire alle persone "è perché voi mangiate gli animali che gli animali
vengono uccisi" non è aggredirle, ma rifiutarsi di mentire, è ritenere che
esse possano capire ciò che noi abbiamo capito. Con il Veggie Pride noi
vogliamo semplicemente esprimere pubblicamente, collettivamente,
sinceramente, senza esagerazioni né censure, ciò che pensiamo. Non
vogliamo più scegliere tra l'ipocrisia e l'emarginazione. Noi pensiamo che
questo è allo stesso tempo un nostro diritto e un segno di rispetto per
coloro che sono intorno a noi. Si pensa spesso che sia intollerante
rimettere in questione quello che le persone mangiano; noi invaderemmo
così facendo un campo che è puramente personale. Non c'è invece nessuna
ragione per conferire una così eccezionale immunità alle scelte
alimentari. La legittimità o meno del nutrirsi di carne, e dunque di far
soffrire e uccidere animali per questo, è una questione etica, e per
questo può essere fatta oggetto di un dibattito in seno alla società, come
tutte le altre questioni etiche. È al contrario la volontà di proibire a
priori un tale dibattito che a noi sembra intollerante.

Un discorso più accondiscendente non sarebbe più efficace?

Per convincere le persone a non mangiare più la carne, o a mangiarne meno,
non sarebbe più efficace usare, come fanno tanti vegetariani, argomenti
più condivisibili di quelli che fanno riferimento al destino inflitto agli
animali - come gli argomenti che riguardano la salute, il terzo mondo,
l'ecologia? Non parlando degli animali, o evitando di mettere le persone
che li mangiano di fronte alle loro responsabilità nel trattamento di
questi, non si potrebbe più facilmente portarli ad essere d'accordo con
noi? Noi non lo crediamo, o ad ogni modo rifiutiamo il discorso che
vorrebbe fare di questa strategia l'unica accettabile.

* Dicendo cose diverse da quelle che pensiamo, possiamo convincere più
facilmente gli altri di quello che diciamo, ma non di quello che pensiamo.
Mettendo noi stessi una barriera tra quello che pensiamo e quello che
diciamo, non ci avviciniamo alle persone, al contrario ci allontaniamo da
loro.

* Le persone che noi possiamo convincere ad abbandonare la carne sulla
base di motivi salutistici o di altre motivazioni puramente personali non
hanno alcuna ragione di essere a loro volta motivate a convincere altri.
Non crediamo nell'efficacia di un movimento formato da un gruppo di
persone motivate dalla sorte degli animali che cercano di convincere
l'insieme della società a cambiare comportamento sulla base di argomenti
diversi da quelli che hanno convinto loro stesse.

* Una persona può essere veg*ana per gli animali senza credere che il
veg*ismo sia vantaggioso per la salute, il terzo mondo o l'ecologia del
pianeta. Questi problemi sono indipendenti dalla questione etica del
trattamento degli animali. Non avrebbe alcun senso esigere da questa
persona che menta sulle sue convinzioni.
Non è neanche efficace far credere che per essere veg*ani bisogna essere
d'accordo con tutte queste affermazioni.

* La strategia "consensuale" è stata testata sul terreno da qualche
decennio e non ha dato prova di un'efficacia eclatante.

* L'argomento "efficacia" può al massimo giustificare l'uso di questi
argomenti più condivisibili da parte delle persone che lo desiderano; ma
non può giustificare l'esclusione di ogni altra strategia.

Noi pensiamo che l'ampiezza delle sofferenza e della morte causata dal
consumo di carne giustifichi che se ne parli forte e chiaro, a meno che,
contro tale evidenza, non si abbiano argomenti di ben maggior efficacia
rispetto a quelli finora presentati.

Il Veggie Pride è "apolitico"?

Il Veggie Pride non prende una posizione politica rispetto alla questione
animale ma non afferma neanche che non mangiare animali sia un atto
"apolitico". Alcuni organizzatori pensano, al contrario, che la questione
animale sia profondamente politica e che essa intrattenga molti e
significativi rapporti con la politica umana (poiché anche gli umani sono
animali). Tuttavia, non è compito del Veggie Pride prendere una posizione
in merito: ognuno/a può pensare che la questione animale, e in particolare
il messaggio del Veggie Pride, è politico o che non lo è, e partecipare
ugualmente alla manifestazione.


Perché il Veggie Pride non è esclusivamente vegano?

Ciò che fondamentalmente il Veggie Pride intende esprimere e valorizzare è
il rifiuto di partecipare al massacro degli animali per la loro carne.
Questo rifiuto è comune a chi non mangia carne e pesce e a chi evita anche
il consumo di derivati animali; vegetariani e vegani condividono uno
stesso principio: la sofferenza degli animali non umani è degna di essere
presa in considerazione. Il Veggie Pride vuole essere un momento di
aggregazione fra tutti coloro che intendono affermare apertamente di
fronte alla società tale principio.
----
http://www.veggiepride.it
info@veggiepride.it
info line: 327-3209085

8 commenti:

  1. ma non diciamo cavolate!sarebbe come impedire agli animali carnivori di mangiarsi altri animali..noi umani non possiamo cibarci di carne o pesce solo perchè le nostre scelte alimentari non si limitano ad essere dettate dall'istinto?il modo più sano e corretto di alimentarsi è quello che prevede qualsiasi tipo di cibo. lo dimostra il aftto che i bambini molto piccoli per essere nutriti correttamente hanno bisogno anche di un apporto di proteine animali.non c'è etica che regga, si tratta semplicemente di volersi un po'di bene senza fare i falsi eroi..alex

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  2. Viva le faq!
    L'alimentazione veg* è adatta in qualunque fase della vita ed essere vegan, oltre al fatto di farlo per gli animali, è anche un modo di volersi bene.


    Ah, e non mi sento certo un'eroina, vera o falsa che sia! Mi sento solo come una che cerca di essere il più coerente possibile con le proprie idee ;)

    RispondiElimina
  3. 1) Vegano e napoletano non stanno insieme neanche con la forza... costituiscono i termini di una irrisolvibile contraddizione...
    2) ...almeno così mi sembra, a meno che qualcuno non si decida finalmente a spiegare che cazzo significa "vegano", ammesso che qualcuno lo sappia.
    3) ..prima dell'approvazione della legge Basaglia (marzo 1978) nessuno aveva mai sentito parlare di "vegani", dopo l'approvazione della legge, che prevedeva la chiusura dei manicomi.....
    4) Ieri sera ho preparato "gnocchi di patate alla sorrentina" (mozzarella, basilico e ragù napoletano), "polpettine napoletane al sugo", "peperoni al gratin". Nero d'Avola e Malvasìa di Pantelleria.

    W IL MEDITERRANEO! W IL REGNO delle DUE SICILIE!
    ABBASSO L'OPPRESSIONE, ABBASSO I SAVOIA, ABBASSO I VEGANI!

    Alfonso

    RispondiElimina
  4. Anonimo ha detto...

    ma non diciamo cavolate!sarebbe come impedire agli animali carnivori di mangiarsi altri animali..noi umani non possiamo cibarci di carne o pesce solo perchè le nostre scelte alimentari non si limitano ad essere dettate dall'istinto?il modo più sano e corretto di alimentarsi è quello che prevede qualsiasi tipo di cibo. lo dimostra il aftto che i bambini molto piccoli per essere nutriti correttamente hanno bisogno anche di un apporto di proteine animali.non c'è etica che regga, si tratta semplicemente di volersi un po'di bene senza fare i falsi eroi..alex


    Per Alex: perdonami, ma non riesco davvero a capire cosa diamine tu stia dicendo, evidentemente non parlo la stessa variante di italiano che parli tu.

    Per quanto riguarda la tua affermazione: "i bambini molto piccoli per essere nutriti correttamente hanno bisogno anche di un apporto di proteine animali", hai una prova seria di quanto affermi?
    Perché io ho informazioni affidabili che supportano esattamente la tesi contraria ;-) e ne ho già parlato, più volte, in questo blog (che tu evidentemente non leggi, si vede che sei solo di passaggio).

    1) Vegano e napoletano non stanno insieme neanche con la forza... costituiscono i termini di una irrisolvibile contraddizione...
    2) ...almeno così mi sembra, a meno che qualcuno non si decida finalmente a spiegare che cazzo significa "vegano", ammesso che qualcuno lo sappia.
    3) ..prima dell'approvazione della legge Basaglia (marzo 1978) nessuno aveva mai sentito parlare di "vegani", dopo l'approvazione della legge, che prevedeva la chiusura dei manicomi.....
    4) Ieri sera ho preparato "gnocchi di patate alla sorrentina" (mozzarella, basilico e ragù napoletano), "polpettine napoletane al sugo", "peperoni al gratin". Nero d'Avola e Malvasìa di Pantelleria.

    W IL MEDITERRANEO! W IL REGNO delle DUE SICILIE!
    ABBASSO L'OPPRESSIONE, ABBASSO I SAVOIA, ABBASSO I VEGANI!

    Alfonso

    Alfonso, che dire, il tuo commento lo lascio volentieri come inno alla biodiversità, ma credo si commenti da solo. :)
    Grazie per avermi fatta ridere!

    RispondiElimina
  5. Ehm ecco...io non misono mai addentrato nella tematicha del "veganesimo"...
    Ma, scusate se faccio questa riflessione...L'uomo è un animale...certamente...ed esistono tre classi di animali...suddivise dal punto di vista dell'alimentazione: carnivori, erbivori ed onnivori...Noi apparteniamo alla terza, lo dimostra anche la nostra dentatura...quindi...beh magari potremmo semplicemente scegliere una scelta alimentare compatibile con le nostre caratteristiche fisiologiche...La
    natura ha provvisto gli animali erbivori di speciali sistemi per la digestione dei vegetali, che l'uomo non possiede...(vedi piu stomaci, succhi gastrici piu acidi...)Questo significhera pur qualcosa...Cero l'uomo in quanto animale senziente ha la possibilita di scegliere, ma non credo sia giusto tentare di convincere le persone cosi insistentemente....Il massimo che secondo me potreste fare è tentare di convincere le persone a non mangiare piu prodotti derivanti da amimali, ma di certo non potete esprimere giudizi oc riticare il mio essere onnivoro...
    Grazie.
    (rispondetemi sono aperto ad altri punti di vista...)
    PS: ho 16 anni, e le mie opinioni si devono ancora consolidare bene...quindi non prendetevela troppo

    RispondiElimina
  6. Ciao Tizio (ehm... detesto i commenti senza firma, ti spiace se ti do un nome a caso?).
    Mah... guarda, essere "vegetariani" non significa essere "erbivori"; è proprio il fatto di essere onnivori a consentirci di essere vegetariani, ma i vegetariani non mangiano... erba!

    Sul tentare di convincere insistentemente... ti potrei rispondere, innanzitutto, che non era giusto neanche quando il resto del mondo cerava di convincermi a tornare onnivora, eppure è stato fatto, col consenso generale.
    Ti dico poi che tentare di convincere qualcuno di qualcosa non mi pare affatto "ingiusto", non si tratta di obbligare una persona a fare qualcosa, sono solo parole... basta non superare il confine tra parlare e martellare e ti assicuro che io, il confine, so bene dove sia.
    Ti dico ancora che invece ritengo giusto esprimere giudizi su chi mangia carne, perché dal mio punto di vista è sbagliato, così come uccidere le persone, o stuprare, o rubare - attività intorno alle quali si esprimono spessissimo giudizi, e che per me sono gravi, come è grave uccidere animali.
    A parte il fatto che non concordo con la demonizzazione del giudizio (che sarà mai? una condanna a morte? un colpo di pistola? ancora una volta, sono solo parole), il giudizio non comporta che io non abbia stima delle persone onnivore, alcune delle mie più intime amicizie non sono vegan, ma ciò non toglie che il loro comportamento per me sia sbagliato come lo sarebbe se fossero stupratori o ladri o chissà che.

    Cito una parte del manifesto con la quale mi trovo particolarmente d'accordo:
    Vogliamo semplicemente esprimere pubblicamente, collettivamente,
    sinceramente, senza esagerazioni né censure, ciò che pensiamo. Non
    vogliamo più scegliere tra l'ipocrisia e l'emarginazione. Noi pensiamo che questo è allo stesso tempo un nostro diritto e un segno di rispetto per coloro che sono intorno a noi. Si pensa spesso che sia intollerante rimettere in questione quello che le persone mangiano; noi invaderemmo così facendo un campo che è puramente personale. Non c'è invece nessuna ragione per conferire una cosìccezionale immunità alle scelte alimentari. La legittimità o meno del nutrirsi di carne, e dunque di far soffrire e uccidere animali per questo, è una questione etica, e per questo può essere fatta oggetto di un dibattito in seno alla società, come tutte le altre questioni etiche. È al contrario la volontà di proibire a priori un tale dibattito che a noi sembra intollerante.


    Un saluto.
    Vera

    RispondiElimina
  7. Innanzitutto "erbivoro" non significa nutrirsi di erba...bensi di vegetali, principalmente...Poi...non ho nome perche non so come si fa...dopo ci provo...Ok...io non vorrei sconfinare nell'ovvientà, ma se tu non approvi il fatto che io possa includere la carne nella mia dieta, di conseguenza non approvi l'esistenza degli animali carnivori...??O pensi forse di riuscire a convertire loro??Ah...e a proposito...se vogliamo spingerci un poco oltre...lo sapevi che i vegetali sono esseri viventi e che poni fine ad una vita quando mangi una carota??Solo perche la loro morte non ti impressiona (un cavolo non strepita quando lo sradichi)o perche li consideri meno complessi degli altri animali, non hai diritto di porre fine alla loro vita...cosi con ibatteri che uccidi con gli antibiotici...

    RispondiElimina
  8. Nearvana, abbi pazienza, non farmi fare il box informazioni: leggi qua, poi magari se per qualche stranissimo motivo sei interessato alla mia personale opinione, ne riparliamo.

    ;-)

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